Oggi in Italia la donna può richiedere l’interruzione volontaria di gravidanza entro i primi 90 giorni di gestazione. La Legge 194 del 1978 disciplina da allora questa materia e ne limita il ricorso per motivi di salute, economici, sociali o familiari. Nonostante la legge di straordinaria portata per i suoi tempi, lo Stato ha in parte disincentivato nel corso del tempo il ricorso all’aborto. Per questo motivo nel 1981 venne proposto dai radicali un referendum per superare alcuni limiti della legge 194. Il referendum venne perso con un risicato 11.58%.
Leggi tutto “I numeri dell’obiezione”Le previsioni del PIL italiano 2020
Il 2020 è a pieno titolo l’anno del coronavirus. Al tempo del primo lockdown il mantra che ci siamo ripetuti in continuazione mentre intonavamo l’inno di Mameli al balcone era andrà tutto bene. Ma intanto intorno a noi tutto crollava, a cominciare dal prodotto interno lordo. E allora vediamole un poco le stime di vari attori nazionali e internazionali per questo ‘benedetto’ 2020 [mai aggettivo meno adatto].
Leggi tutto “Le previsioni del PIL italiano 2020”Auguri Presidente
[…] Il mosaico che compone la società italiana ha tante tessere preziose. Penso – tra le altre – al mondo delle nostre università, ai centri di ricerca, alle prestigiose istituzioni della cultura. Ho conosciuto e apprezzato in tante occasioni l’attività che si svolge in questa costellazione di luoghi del pensiero, dell’innovazione, della scienza. Si tratta di un patrimonio inestimabile di idee e di energie per costruire il futuro. È essenziale che sia disponibile per tutti. Che sia conosciuto, raccontato, condiviso. Che siano rimossi gli ostacoli e reso più agevole il rapporto tra istituzioni culturali e società e l’accesso al sapere. In questo senso un ruolo fondamentale è assegnato ai media e in particolare al nostro servizio pubblico. Abbiamo bisogno di preparazione e di competenze. Ogni tanto si vede affiorare, invece, la tendenza a prender posizione ancor prima di informarsi. La cultura è un grande propulsore di qualità della vita e rende il tessuto sociale di un Paese più solido.[…]
Iniziamo l’anno con le parole del Presidente Mattarella -in occasione del messaggio di fine anno- sul mondo della cultura e la necessità di rendere la conoscenza accessibile a tutti.
In un altro passaggio si parla di social e di fake news:
[…]Senso civico e senso della misura devono appartenere anche a chi frequenta il mondo dei social, occasione per ampliare le conoscenze, poter dialogare con tanti per esprimere le proprie idee e ascoltare, con attenzione e rispetto, quelle degli altri. Alle volte si trasforma invece in strumento per denigrare, anche deformando i fatti. Sovente ricorrendo a profili fittizi di soggetti inesistenti per alterare lo scambio di opinioni, per ingenerare allarmi, per trarre vantaggio dalla diffusione di notizie false.[…]
Qui il video del discorso integrale (durata 15:58).
Grazie Presidente e auguri di buon anno.