Istat: «Con 400mila nascite all’anno siamo un paese da 30 milioni di abitanti». Questo il titolo di un recente articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore in cui il presidente dell’ISTAT Gian Carlo Blangiardo parla dell’invecchiamento generale della popolazione italiana.
Leggi tutto “Un Paese di vecchi (e pure bigotti).”Questioni di sopravvivenza
Ogni giorno in Italia si scoprono circa 1.000 nuovi casi di cancro.
Questi sono i dati dell’ultimo rapporto “I numeri del cancro in Italia 2020” a cura della Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e l’Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUR). Nel rapporto vengono menzionati e discussi tre indicatori chiave: l’incidenza, la mortalità e la sopravvivenza.
Leggi tutto “Questioni di sopravvivenza”Sul modello democratico
Ipotizzare una città ideale lo ha fatto Campanella ne La Città del Sole e allora in un mondo in cui ognuno dice la sua, lo faccio anche io. Quello che state per leggere è una provocazione di stampo probabilistico.
Leggi tutto “Sul modello democratico”Premi e punizioni
In ambito pedagogico il modello premi-punizioni prevede -in estrema sintesi- una ricompensa nel caso il bambino si comporti bene e un castigo nel caso in cui il bambino si comporti male. Questo modello è descritto molto bene da Piero Angela nel suo libro “Premi e punizioni”.
Il metodo premi-punizioni, seppur oggetto di molti dibattiti e anche di critiche da parte di alcuni pediatri ed educatori, risulta ancora oggi molto efficace e ampiamente utilizzato. Il suo campo di applicabilità trascende quello pedagogico. Ad esempio questo principio viene utilizzato nella sfera dell’intelligenza artificiale quando si tratta di addestrare un algoritmo alla soluzione di un problema.
Allora la mia domanda è questa:
Può il modello premi-punizioni essere applicato anche alla vita sociale di un Paese?
Di fatto in Italia vige solamente il modello “punitivo” ovvero quello secondo cui un cittadino è soggetto a multe, ammende e pene (punizioni) nei casi in cui il cittadino non rispetti i regolamenti, le norme e le leggi vigenti. Il legislatore spesso ricorre all’inasprimento delle sanzioni e delle pene come forma di deterrente. La storia ci insegna che tale approccio ha una bassa efficacia e il motivo è dovuto in primo luogo al fatto che in Italia vige l’incertezza della pena. Data la natura aleatoria della pena, sono ancora in molti coloro che sono disposti a “correre il rischio”. Si fa affidamento sulla mancanza dei controlli, sui condoni, sulle proroghe, in pratica si fa affidamento sulla lentezza burocratica del Paese. Nel peggiore dei casi, qualora si mettesse in moto il procedimento giudiziario, ci si affida alla lunghezza della giustizia in altre parole alla prescrizione. Insomma “ce la si rischia” nella speranza (se non proprio certezza) di “farla franca”. Per usare parole di Piero Angela “l’Italia è un pese morto. Non ci sono punizioni per chi sbaglia e non ci sono premi per chi merita”.

Piero Angela in questo frangente si riferisce da un lato all’incertezza della pena, dall’altro al fatto che mancano nella maniera più assoluta le ricompense per premiare comportamenti virtuosi.
Come incentivare i comportamenti virtuosi? A questa domanda prova a dare risposta quella che viene chiamata nudge theory. Ma la soluzione è solamente parziale. Ma allora perché non adottare un modello premi-punizioni tout court? Un sistema che, fatto salve le punizioni correnti, prenda in considerazione anche una serie di incentivi per premiare i comportamenti virtuosi o comunque conformi ai regolamenti e alle leggi?
Un’applicazione estrema di questo modello è dato dal sistema di credito sociale che viene applicato ormai da alcuni anni nella Repubblica Popolare Cinese (o come la chiaman tutti Cina). Questa applicazione estrema pone diverse questioni morali ed etiche ed è accusata da più parti di una sorta di “sorveglianza di massa”.
Quello cui mi riferisco io è un approccio decisamente più soft. Ed è proprio in questa ottica che vanno intese da una parte il cashback di Stato dall’altra la lotteria degli scontrini. Entrambi questi sistemi hanno come obiettivo quello di contrastare almeno in parte l’evasione fiscale ed incentivare gli acquisti in un periodo delicato come quello presente.
Siamo alla vigilia dell’introduzione del cashback (8 dicembre). Anzitutto occorre considerare che questa iniziativa è da intendersi come una forma di sperimentazione di un nuovo modello. In altri paesi europei analoghe iniziative sono già attive dal alcuni anni. Sarà molto interessante vedere come reagirà il nostro Paese.
Per poter accedere al programma cashback è necessario scaricare l’app IO disponibile sia per sistemi Android sia per sistemi iOS. A giudicare dalle recensioni lasciate degli utenti sui rispettivi store, il primo riscontro non è decisamente positivo:


Personalmente ritengo che recensioni così negative siano in parte dovute ad un’applicazione ancora nella versione beta (una versione non definitiva e dunque in continuo aggiornamento/miglioramento), in parte (e forse soprattutto) ad una cultura digitale ancora precaria. Una volta scaricata l’app non è pronta all’uso come qualcuno potrebbe [irragionevolmente] aspettarsi. Anzitutto, c’è bisogno di registrarsi tramite SPID o la Carta di Identità Elettronica e in molti ancora non hanno né l’uno né l’altra. Il secondo passo è quello di registrare la propria carta di credito/debito/prepagata. Come verifica della validità della carta, l’app provvederà ad effettuare un addebito di 2 centesimi che verrà ri-accreditato dopo pochi istanti. A molti questo addebito (seppur prontamente stornato) non piace. Come ultimo passo c’è da inserire il proprio IBAN su cui verrà accreditato il futuro rimborso. Tutte operazioni che piacciono poco ad un pubblico prevalentemente di NON nativi digitali. Un pubblico -quello nostrano- che mostra ancora tanta diffidenza verso le nuove tecnologie.
Poi c’è la questione relativa alla lotteria degli scontrini già rimandata in parecchie occasioni ma che ora vedrà la luce a partire dal 1 gennaio 2021. In verità continuano ad arrivare richieste di proroga da più parti. Pare che i negozianti ancora non abbiano adeguato i propri registratori di cassa, serve una proroga.
Beh che dire!? D’altra parte siamo o non siamo un Paese che vive di scadenze, ritardi e proroghe? Milleproroghe verrebbe da dire. Insomma sempre una giustificazione pronta per ritardare il futuro.
Non è la Rai (che mi aspetto!)
La settimana scorsa ha fatto polemica la questione relativa al tutorial per casalinghe andato in onda all’interno del programma Detto fatto su Rai2.
Leggi tutto “Non è la Rai (che mi aspetto!)”Sconti pazzi – qualche considerazione
Viviamo in un mondo di agguerriti specialisti di marketing il cui unico scopo su questa terra è quello di farci comprare di più. Giocano sulla leva emotiva per indurci a spendere di più e comprare più spesso. Niente di nuovo sotto il sole, è semplicemente che il consumismo funziona così.
Leggi tutto “Sconti pazzi – qualche considerazione”Discalculia
La discalculia pare essere un fenomeno in aumento tra i nostri ragazzi a giudicare dal titolo di questo articolo pubblicato sul Corriere della Sera il 14 novembre. Ma qualche problema con i calcoli pare avercelo anche l’autrice dell’articolo.
Leggi tutto “Discalculia”Questo benedetto tracciamento
Siamo alla seconda ondata ed è tempo di fare un bilancio delle misure di contenimento prese da parte del Governo. Di commenti in rete se ne trovano tanti e spesso discordanti. Non vogliamo in questa sede fare alcuna valutazione politica dell’operato del Governo per non entrare in una discussione che il più delle volte rischia di essere sterile se non addirittura esacerbare gli animi e i toni dell’una e dell’altra fazione. Limitiamoci allora a parlare del contact tracing ovvero quella attività di ricerca e gestione dei contatti di un caso confermato COVID-19.
Leggi tutto “Questo benedetto tracciamento”Vero ≠ Verosimile
Quello di cui parliamo oggi è un problema che ho riscontrato essere molto frequente oggigiorno: la tendenza di confondere il vero con il verosimile. Oggi, più di un tempo, abbiamo difficoltà a distinguere ciò che è vero da ciò che è falso. Le nuove tecnologie e la presenza massiva dei social nella nostra vita quotidiana non ci aiuta. Oltre al loro effetto negativo sulla nostra capacità di mantenere l’attenzione, stiamo perdendo anche la capacità di discernimento. Da qui tutta la discussione sulle #fakenews e il #factchecking.
Leggi tutto “Vero ≠ Verosimile”Scontro tra sistemi
L’uso massiccio della statistica per l’analisi di uno sport come il baseball è ormai cosa risaputa. Non fosse altro che per il film L’arte di vincere con Brad Pitt. Proprio in questi giorni (giugno 2020) su Netflix è in cima alle classifiche dei film più visti. Il film, il cui titolo originale è Moneyball, risale al 2011 ed è basato sul libro di Michael Lewis intitolato appunto “Moneyball: the art of winning an unfair game” (2003).
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