Dieci anni fa, nel 2014 lo storico e filosofo Yuval Noah Harari descrisse nel suo libro intitolato “Sapiens. Da animali a dèi” le tre grandi rivoluzioni che hanno segnato il percorso evolutivo e storico del genere umano:
- La Rivoluzione Cognitiva: avvenuta circa 70.000 anni fa, ha segnato l’emergere del linguaggio complesso e del pensiero astratto. Questa rivoluzione ha permesso agli esseri umani di cooperare in modo più efficace, creare miti e storie condivise, e sviluppare culture complesse.
- La Rivoluzione Agricola: iniziata circa 12.000 anni fa, ha visto il passaggio da società di cacciatori-raccoglitori a società agricole stanziali. Questo cambiamento ha portato alla nascita di civiltà più grandi e complesse, ma anche a nuove sfide come le disuguaglianze sociali e le malattie.
- La Rivoluzione Scientifica: cominciata circa 500 anni fa, ha dato origine al metodo scientifico moderno e a un rapido progresso tecnologico. Questa rivoluzione ha trasformato radicalmente il modo in cui gli umani comprendono e interagiscono con il mondo, portando a cambiamenti senza precedenti nella società, nell’economia e nell’ambiente.
Queste rivoluzioni, secondo Harari, hanno plasmato il corso della storia umana e ci hanno portato dalla condizione di animali a quella di “dei”, nel senso che abbiamo acquisito capacità e poteri che un tempo erano attribuiti solo alle divinità.
I progressi della rivoluzione scientifica è ancora in atto e stiamo attraversando un periodo di forti e veloci trasformazioni. È la cosiddetta Rivoluzione Digitale o dell’Informazione. Proviamo a ripercorrerla velocemente.
Prendendola alla lontana, potremmo partire dal 1833 quando Charles Babbage (1791-1871) progettò la macchina analitica ovvero il primo vero calcolatore programmabile, in senso moderno, della storia.
Bisogna poi passare al 1939 quando John Vincent Atanasoff e Clifford E. Berry dell’Iowa State University costruirono l’Atanasoff Berry Computer (conosciuto come ABC), il primo computer digitale totalmente elettronico.
Ma per metterle con le parole di Henry Ford, “il vero progresso si ha solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti.”. E allora passiamo al gennaio del 1975 con il lancio da parte della Micro Instrumentation and Telemetry Systems (MITS) del primo personal computer comunemente riconosciuto: l‘Altair 8800.
All’Altair 8800 nel 1975 seguirono in rapida successione: IBM 5100 (1975), MD 800 (1976), Apple I (1976), Apple II (1977), Commodore PET (1977), Tandy/Radio Shack TRS-80 (1977), Olivetti P6060 (1975), Atari 400/800 (1979), Commodore VIC-20 (1980), IBM PC (1981), Commodore 64 (1982), Apple Lisa (1983), Apple Macintosh (1984), Atari ST (1985), Commodore Amiga 1000 (1985), Microsoft Windows 1.0 (1985).
E poi nel 1991 nacque il World Wide Web grazie a Tim Berners-Lee che al CERN sviluppa il primo sito web e il concetto di hyperlink.
Un anno dopo (1992) e arriva quello che viene considerato il primo smartphone: IBM Simon che combinava un telefono cellulare con funzioni di PDA (personal digital assistant).
Poi nascono i primi social networks: SixDefrees (1997), Friendster (2002), MySpace (2003), LinkedIn (2003), Facebook(2004),… che disegnano un nuovo modo di guardare a internet e alla comunicazione.
Grandi passi in avanti anche nel campo dell’intelligenza artificiale: nel 1997 Deep Blue di IBM sconfigge il campione del mondo di scacchi Garry Kasparov; nel 2011 IBM Watson vince a Jeopardy contro campioni umani e nel 2016 AlphaGo di Google DeepMind sconfigge il campione mondiale di Go.
Arriviamo così al 2017 con la pubblicazione dell’articolo scientifico “Attention Is All You Need” da parte dei ricercatori di Google Brain che introducono l’architettura Transformer. Un lavoro considerato fondamentale nel campo del Natural Language Processing (NLP) e che ha gettato le basi per lo sviluppo dei moderni Large Language Models (LLM). Tutti nomi e concetti poco conosciuti al grande pubblico. Ed ecco allora che ci tornano alla mante, ancora una volta, le parole di Henry Ford: “il vero progresso si ha solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti.”. E fu così che il 30 novembre 2022 viene lanciato ChatGPT da parte di OpenAI.
E poi come avvenne negli anni ’70 / ’80 con il proliferare di nuovi personal computers anche oggi abbiamo un proliferare di LLM:
Modello | Produttore |
GPT-4 | OpenAI |
Claude 3 | Anthropic |
Gemini | Google |
LLaMA 2 | Meta |
PaLM 2 | Google |
BERT | Google |
T5 | Google |
Mistral AI models | Mistral AI |
Phi-2 | Microsoft |
L’impatto di questi LLM nella vita di tutti i giorni è sotto gli occhi di tutti. Questi strumenti stanno trasformando il modo in cui interagiamo con la tecnologia, elaboriamo informazioni e svolgiamo le nostre mansioni. Siamo nel cuore di questa rivoluzione (forse la più dirompente) e nessun settore è escluso.
Come ogni innovazione rivoluzionaria, gli LLM polarizzano l’opinione pubblica, creando un ampio spettro di reazioni che vanno dall’entusiasmo incondizionato al pessimismo più cupo. In questa scala di emozioni, la mia personale posizione è più vicina agli ottimisti pragmatici: riconosco l’incredibile potenziale di questi strumenti nella piena consapevolezza delle sfide etiche, sociali e tecniche che gli LLM ci mettono di fronte. Purtroppo mi accorgo che i più acerrimi contestatori di questi strumenti sono anche le persone meno informate su cosa sono esattamente e come funzionano questi strumenti.
Qui su infigures proveremo a fare chiarezza su una questione che diventerà centrale nel discorso tecnologico, politico e sociale dei prossimi anni. Segui infigures.it per una maggiore conoscenza e consapevolezza, trasformiamo insieme i dati in conoscenza e le sfide in opportunità.