Nello scorso articolo La semplificazione delle melodie nella musica pop abbiamo visto come le melodie della musica pop si siano andate via via semplificandosi nel corso del tempo. Oggi rimaniamo sul tema musica e proviamo ad immaginare il futuro della Musica in relazione ai più recenti sviluppi in termini di Intelligenza Artificiale.
Negli ultimi anni, l’avanzamento tecnologico ha avuto un forte impatto in molti settori, non ultimo quello della musica. Le cosiddette AI stanno trasformando radicalmente il panorama musicale sia in termini di produzione che di esecuzione. Pensiamo, per esempio, a shazam, un servizio, basato su algoritmi di riconoscimento audio, che permette agli utenti di identificare il titolo e l’autore di un brano semplicemente ascoltandolo per pochi secondi. Pensiamo anche all’autotune, una tecnologia utilizzata per correggere l’intonazione della voce in tempo reale, diventata ormai uno strumento essenziale sia nelle registrazioni in studio che nelle performance dal vivo di sedicenti cantanti dell’ultim’ora.
In ambito musicale, a ben guardare, la presenza delle AI si nasconde dietro ogni angolo:
- Estrazione automatica delle varie parti di un brano (voce, batteria,…).
- Riconoscimento di brani (shazam).
- Conversione di audio in spartito (trascrizione automatica).
- Correzzione dell’intonazione in tempo reale (autotune).
- Creazione di tutor virtuali per la didattica musicale.
- Ripristino di registrazioni audio imperfette.
- Creazione di arrangiamenti orchestrali o strumentali partendo da melodie base.
- Mixaggio e Mastering.
- Generazione di nuovi timbri e strumenti musicali.
- Creazione di versioni personalizzate di brani esistenti.
- Improvvisazioni e duetti tra persone e IA.
- Utilizzo del timbro vocale di artisti, vivi o scomparsi, per nuove composizioni.
Tutte soluzioni che sono attualmente disponibili e ampiamente utilizzare.
A chi fosse sfuggito, l’anno scorso ( il 2 novembre 2023) è uscito il singolo “Now and Then” nientepopodimeno che dei Beatles. Il pezzo è stato generato grazie all’intelligenza artificiale utilizzando una registrazione demo del 1977 di John Lennon, rielaborata nel 1995 con parti di chitarra da George Harrison e poi ultimata nel 2022 con il basso di Paul McCartney e la batteria di Ringo Starr.
Quando si parla di AI in ambito musicale ci sono considerazione etiche, questioni di copyright, questioni filosofiche sul concetto di creatività,… ma al netto di tali questioni (anche rilevanti), da un punto di vista prettamente tecnico, vine da dire: wow!
Oggi abbiamo voluto mettere alla prova uno di questi tool AI in campo musicale chiamato suno.com. È uno strumento che può essere utilizzato gratuitamente (entro certi limiti). Abbiamo passato a suno questo prompt:
canzone in stile bossa nova che sia un apologia della data science e dei numeri in generale
Ed ecco cosa in pochi minuti è riuscito a creare un brano che ha chiamato “Numeri d’Oro” eccolo a voi:
E questo è il testo interamente generato dall’AI:
[Verse]
Numeri e connessioni
Grafici e soluzioni
Ogni giorno una scoperta
La bellezza è nella cifra
[Verse 2]
Tra algoritmi e formule
Troviamo risposte pronte
Una danza di variabili
Che ci porta verso il sole
[Chorus]
Data science noi amiamo
Nei numeri ci troviamo
Dai dati il mondo leggiamo
Verità noi scopriamo
[Verse 3]
Dal caos nasce ordine
Ogni pattern ha un segnale
Un sentiero tra i numeri
Verso un mondo più reale
[Chorus]
Data science noi amiamo
Nei numeri ci troviamo
Dai dati il mondo leggiamo
Verità noi scopriamo
[Bridge]
Ogni dataset un viaggio
In un mare di possibilità
Le risposte sono dentro
Quando seguiamo la realtà
Certo non è il massimo ma è davvero impressionante la velocità con cui ha creato questo brano dal nulla, senza alcun intervento umano se non il mio scarno prompt di partenza. Questa capacità non solo mette in parte in discussione il futuro della professione del musicista, ma cambia anche la natura stessa della musica. Fino ad oggi, la musica è sempre stata associata a un autore umano, un’espressione artistica personale. Ora, abbiamo musica composta e realizzata da macchine, indistinguibile da quella umana.
“Numeri d’Oro“, un pezzo che a buon vedere potrebbe anche diventare la sigla di infigures! Che dite?
Questo articolo me l’ero perso ahimè 😞